Nuoto e Cellulite come può far bene alle Gambe

nuoto cellulite

Il nuoto è forse lo sport perfetto e certamente il migliore per chi ha problemi di cellulite. Produce respirazione profonda, interessa tutti i muscoli del corpo e, poichè il corpo si trova in posizione orizzontale nell’ acqua, non si verificano pressioni in nessun punto. Fatto bene il nuoto non è faticoso, anzi, ha un notevole effetto distensivo e rilassante sui nervi e stimola uniformemente la circolazione in tutto il corpo, insomma un’ ottima ginnastica per la cellulite.

Mentre il corpo scivola nell’acqua, i tessuti subiscono un forte idromassaggio che aiuta a sciogliere i depositi cellulitici dando inoltre compattezza alla pelle. Tutti gli stili di nuoto vanno bene, ma lo stile libero è particolarmente indicato per la respirazione profonda. Lo stile a rana è un sistema naturale ed efficace per esercitare zone particolari, come l’interno delle cosce e la parte superiore delle braccia.

nuoto e cellulite

Anche se non sapete nuotare o non ne avete voglia potete fare degli esercizi nell’ acqua. Si possono effettuare in piscina o a mare, basta che l’acqua vi arrivi alle spalle. Aggrappatevi al bordo piscina o nel mare ad una zattera. Cercate di sentire una leggera opposizione dell’ acqua ai vostri movimenti, è segno che state facendo bene l’esercizio.

Il primo esercizio da fare in acqua per la cellulite è quello di attaccarvi con le mani a bordo piscina, rivolti al bordo alzate lateralmente una gamba per volta, 10 ripetizioni per gamba. Successivamente, questa volta con le spalle a bordo piscina, tenendovi attaccati alzate contemporaneamente e lateralmente le gambe in maniera veloce. Riunite le gambe e alzatele per 15 volte.Ora rivolte verso il bordo portate il piede destro sul ginocchio sinistro.Fate oscillare avanti ed indietro il ginocchio destro, velocemente per 10 volte e poi cambiate gamba.

Altro esercizio: con il dorso appoggiato contro il bordo piscina, incrociate le gambe all’ altezza del ginocchio, tenendo le ginocchia tese. Muovete velocemente a forbice per 10 volte, riposate e poi rifatelo per un totale di 30 sforbiciate.Infine afferratevi saldamente al bordo piscina con braccia tese e galleggiando sullo stomaco battete i piedi, oppure se nuotate fatelo con la tavoletta.

Sempre in acqua si può fare hydrobike. Si tratta di fare cyclette immersi fino alla vita, una lezioni in pratica di spinning utilizzano una bicicletta in acciaio e titano immersa nell’ acqua. Una manna per scolpire glutei e gambe e dare una mano anche a combattere la ritenzione idrica. Non si sollecitano le articolazioni e si fa allo stesso tempo un massaggio idrico. Una lezione di hydrobike dura circa 45 minuti e può essere abbinata anche ad una mezzora di nuoto libero. Ci si muove a tempo di musica e per vedere risultati apprezzabili è richiesta, ovviamente, una costanza nella frequentazione, almeno tre volte a settimana.

Aqua fitcross

Si ispira al crossfit, per intensità e allenamenti a circuito.Anche in piscina, infatti, si lavora per gruppi di esercizi, in fasi da 1 a 3 minuti, da ripetere, senza recupero, per ottimizzare i risultati. E la musica è fondamentale per scandire e mantenere il ritmo.L’allenamento è molto vario, dai push up appoggiati a bordo vasca si passa ai lanci della palla medica, che si alternano a salti e corsa.

Inoltre, si utilizzano parecchi attrezzi, tra cui tubi galleggianti, bilancieri, palle, tappeti elastici e corde. In questo modo si abbinano lavoro aerobico, che migliora la capacità cardiovascolare, e fasi di tonificazione, che aumentano la forza e la reattività muscolare.

Acquafitness e hydrobike

sono due discipline che stanno avendo molto successo nelle nostre piscine. Si tratta di una via di mezzo tra ginnastica e sport acquatico e sono un toccasana per cuore, polmoni e anche per migliorare la circolazione sanguigna e di conseguenza i ristagni colpevoli della formazione della cellulite così come accade per il nuoto.

La resistenza dell’ acqua è 12 maggiore rispetto a quella dell’aria ed i muscoli lavorano anche solo quando servono per galleggiare. Ecco perchè il crossfit in piscina viene sempre più consigliato per tonificare glutei e gambe.

Lo scorrimento del sangue nelle vene, nel suo percorso di ritorno verso il cuore, dal basso verso l’alto, è favorito infatti dalla lieve pressione esercitata dall’acqua che agisce come una vera e propria pompa, migliorando così il ritorno venoso.

hydrobike

Proprio perché aumenta la portata di sangue all’interno delle vene, l’allenamento in piscina mantiene più bassa la frequenza cardiaca (il numero di battiti del cuore) e, di conseguenza, aumenta la resistenza alla fatica. Inoltre, viene favorita la stimolazione dei recettori della pelle che migliorano l’attivazione muscolare, rendendo più fluido il movimento. Insomma non c’è niente di meglio che praticare acquafitness e hydrobike.

L’acqua poi è “clemente” con le articolazioni. Non le sovraccarica e quindi queste discipline sono perfette per chi ha subito traumi o soffre di dolori articolari alla schiena, ginocchia, spalle ecc.

Effetto tonificante:
Rispetto ad altri sport, a parità di intensità e di durata dell’allenamento, in acqua serve uno sforzo maggiore, perchè la resistenza è molto superiore, circa 8-10 volte, rispetto a quella dell’aria. Quindi, tutte le volte in cui ci si allena in piscina, è necessario esercitare una certa forza per vincere la resistenza dell’acqua. Ciò non fa che aumentare il tono muscolare di gambe e cosce e di conseguenza, in presenza di cellulite, la stessa apparirà in maniera minore.

La linea poi ne gioverà in maniera notevole visto che per muoversi occorrono molte più energie e tutto ciò significa una tonificazione superiore e un maggior numero di calorie consumate. Per questo motivo, e anche perché la temperatura dell’acqua determina un maggiore dispendio di calorie, l’allenamento in piscina è consigliato anche a chi ha qualche chilo di troppo.

Aquaflap: è l’attrezzo novità per il fitness in piscina. Si tratta di un paio di scarpe con alette laterali semi mobili che si aprono durante la spinta, utilissime per allenare in modo intenso gambe e glutei. Si utilizzano in acqua alta, come minimo sino al petto, per pedalare o fare running. Per mantenere la posizione verticale anche gli addominali sono coinvolti e così il consumo energetico aumenta rispetto al training a piedi nudi.

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