La cellulite non rappresenta soltanto un problema estetico (la così detta “pelle a buccia d’arancia”), ma anche funzionale, dato che può provocare la progressiva degenerazione del tessuto adiposo sottocutaneo e dei capillari sanguigni ad esso collegati.
I pannicoli adiposi, che sono formazioni anatomiche estremamente utili per l’organismo in quanto fonte di energia legata al metabolismo individuale, possono incidere sull’aspetto fisico della persona accumulandosi in specifiche zone del corpo (soprattutto glutei, fianchi, esterno delle cosce e addome).
Nella maggior parte dei casi, simili ammassi di grasso tendono a degenerare nel tempo facilitando l’insorgenza della cellulite e delle numerose conseguenze derivanti da essa.
Tra le principali cause legate alla genesi del disturbo vi sono:
- scorretto regime alimentare;
- sedentarietà;
- ritenzione idrica;
- alterazioni ormonali;
- fumo.
Secondo le più recenti linee guida sulla prevenzione di questo problema esiste una stretta correlazione tra fumo e cellulite.
Infatti il fumo è un potente vasocostrittore che, diminuendo il calibro dei vasi sanguigni, riduce in maniera significativa la quantità di sangue che arriva alle zone periferiche del corpo e quindi anche la loro ossigenazione.
I residui prodotti dalle sigarette, inoltre, tendono ad accumularsi nelle cellule, contribuendo a intossicarle progressivamente ostacolando la loro capacità di rigenerarsi.
Non bisogna dimenticare che la cellulite è un disturbo multifattoriale, derivante cioé da numerosi fattori, tra cui il fumo è senza dubbio molto significativo.
Pertanto è vero che fumare fa venire la cellulite perché tale abitudine interviene sulla circolazione ematica e linfatica, sulla ritenzione idrica, sui processi di depurazione cellulare e sullo stress ossidativo.
Tra le cattive abitudini che predispongono alla formazione di questo inestetismo, il fumo è uno dei principali proprio perché interferisce su molte concause generanti.
Le fumatrici, inoltre, sono più predisposte alla trasformazione da cellulite edematosa a cellulite sclerotica, che rappresenta una fase irreversibile del disturbo.
Cattive abitudini e cellulite
Colpisce non soltanto il 95% delle donne, ma anche una notevole percentuale di uomini e non sempre è dipendente dal sovrappeso: si tratta della cellulite un problema diffusissimo e che deve essere affrontato nella maniera giusta per ottenere risultati soddisfacenti.
Pur essendo una tremenda nemica della levigatezza cutanea e un notevole ostacolo per il metabolismo dei capillari sanguigni, la cellulite può diminuire in seguito ad alcuni accorgimenti.
Alimentazione
Il regime nutritivo è fondamentale per evitare l’insorgenza dei pannicoli adiposi (prima) e della cellulite (poi) in quanto una dieta ricca di frutta e verdura, di proteine vegetali (legumi), di cereali integrali, di fibre (solubili e insolubili) e di carboidrati complessi consente di regolarizzare il metabolismo lipidico dell’organismo.
Sedentarietà
È risaputo che il movimento ottimizza i processi metabolici, la circolazione sanguigna e linfatica e il bilancio calorico.
Proprio per questo motivo bisognerebbe effettuare almeno 30 minuti di movimento quotidiano, magari anche soltanto facendo una breve passeggiata oppure, ancora meglio, dedicandosi a qualche semplice attività fisica.
Ritenzione idrica
Per eliminare la ritenzione idrica è sufficiente fare attenzione all’alimentazione (eliminando il sale, gli zuccheri raffinati e i cibi troppo conditi), non indossare indumenti stretti e neppure calzature con tacchi vertiginosi e soprattutto assumere tisane e integratori drenanti.
Farmaci
Alcuni farmaci, come antinfiammatori e antidolorifici, se utilizzati in maniera inadeguata, possono incentivare la ritenzione dei liquidi corporei provocando anche il ristagno di scorie e tossine a livello cellulare.
Fumo
La nicotina, che è la principale componente delle sigarette, è una molecola piuttosto dannosa alla salute anche perché modifica il ricambio idrico aumentando la ritenzione di liquidi in varie parte del corpo.
Oltre a ciò, essa interviene sulla micro-circolazione dei capillari, peggiorando ancora di più le condizioni metaboliche dei pannicoli adiposi.
È un dato di fatto che i fumatori mostrano una maggiore predisposizione verso questo inestetismo rispetto a chi non fuma, confermando dunque l’ipotesi secondo cui esiste un evidente rapporto tra fumo e cellulite.
Effetti del fumo sulla cellulite
Il fumo contiene molti composti dannosi per la salute dell’organismo, tra cui anche una miscela tossica di molecole che limitano la capacità del corpo a sintetizzare acido ialuronico e collagene, due elementi cutanei fondamentali a livello strutturale.
Con l’invecchiamento, di solito, la produzione di collagene e acido ialuronico tendono a diminuire e un simile processo viene potenziato dal fumo, contribuendo al deterioramento della pelle.
Gli effetti negativi del fumo sulla pelle dipendono quindi dalle seguenti cause:
- vasocostrizione;
- ipo-ossigenazione dei tessuti;
- ritenzione idrica;
- minore produzione di collagene e acido ialuronico;
- accumulo di scorie e tossine nelle cellule;
- invecchiamento cutaneo.
Il rapporto tra fumo e ritenzione idrica è ormai confermato da molte ricerche scientifiche dato che il restringimento del calibro vasale innesca fin da subito l’accumulo di liquidi extracellulari.
Se il metabolismo cutaneo è alterato di conseguenza anche l’equilibrio tra lipogenesi (sintesi di adipociti) e lipolisi (eliminazione di adipociti) risulta scompensato e pertanto la genesi di pannicoli adiposi aumenta notevolmente.
È proprio sui pannicoli adiposi che si genera la formazione di cellulite e la sua progressiva trasformazione attraverso i 4 stadi della cellulite, che sono:
- primo stadio: cellulite edematosa,
in cui si nota un’evidente ritenzione idrica responsabile dell’alterato metabolismo cutaneo e sottocutaneo, evidenziato dalla comparsa della pelle a buccia d’arancia; - secondo stadio: cellulite edematosa,
che si traduce nel rigonfiamento delle cellule adipose (adipociti) e dalla ritenzione di liquidi ben evidente, ma ancora reversibile se trattata con metodiche adeguate; - terzo stadio: cellulite fibrosa,
in cui l’aspetto della pelle è fortemente modificato dall’alternanza di accumuli di grasso e di fossette vuote, con conseguente alterazioni fisiologiche sia di tipi circolatorio che termico (la pelle tende a essere sempre fredda); - quarto stadio: cellulite sclerotica,
derivante da una degenerazione ormai irreversibile del tessuto sottocutaneo che non è più funzionante a causa della morte delle cellule.
I sintomi di questa fase sono piuttosto invalidanti e comprendono: arrossamento, dolore, freddo, colore pallido della cute.
Sarebbe buona norma intervenire sulla cellulite ai primi stadi, quando cioé è ancora reversibile e, con adeguati trattamenti, è eliminabile.
Smettere di fumare e cellulite
Smettere di fumare può contribuire a eliminare gli accumuli di cellulite per vari motivi:
- migliorare la microcircolazione,
dato che eliminando le sigarette si evitano dannosi processi di vasocostrizione periferica, responsabili dell’alterazione metabolica dei tessuti; - aumentare l’ossigenazione,
che deriva dal maggiore flusso ematico e dunque dalla più abbondante disponibilità di ossigeno che da un lato contrasta lo stress ossidativo e d’altro lato combatte i radicali liberi; - ottimizzare la diuresi,
che permette di evitare la genesi di formazioni edematose conseguenti al ristagno di liquidi a livello sottocutaneo.
Pertanto la cellulite non ha più a disposizione il substrato su cui svilupparsi e tende a regredire progressivamente; - depurare le cellule,
dato che scorie e tossine prodotte dal fumo non sono più presenti all’interno delle cellule.
Anche se il fumo non può essere considerato l’unico fattore eziologico della cellulite, messo è senz’altro un’importante causa scatenante in quanto si somma ad altre (come l’invecchiamento cutaneo, la presenza di radicali liberi, lo stress ossidativo e l’alterazione del metabolismo lipidico).
Rimedi e trattamenti contro la cellulite
Trattandosi di un disturbo multifattoriale, la cellulite può essere eliminata soltanto a patto di intervenire sui molti aspetti che la caratterizzano e che non si limitano a trattamenti estetici, ma anche a veri e propri mutamenti dello stile di vita.
Massaggi drenanti, microterapia, lipomassage, dieta anti-cellulite, specifiche creme e lozioni e l’impiego di efficaci leggings snellenti sono soltanto alcuni suggerimenti che, grazie alla loro azione sinergica, sono in grado di eliminare definitivamente questo inestetismo.
Quanto più tempestivamente si interviene sulla cellulite, tanto maggiori sono le probabilità di risolvere il problema per sempre, evitando anche il rischio che possa riformarsi in tempi successivi.
Mai come in questo campo, infatti, la prevenzione svolge un ruolo di estrema rilevanza, dato che il metabolismo lipidico dell’organismo può subire modificazioni biologiche spesso non ipotizzabili.
Tenendo conto che, proprio a causa della presenza dei pannicoli adiposi, la cellulite di sviluppa con grande velocità, è chiaro che gli interventi più efficaci sono quelli localizzati nei punti d’accumulo degli adipociti.
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che agisce come catalizzatore degli altri composti accelerando la comparsa dei risultati.
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